I FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei: cosa sono e come si distinguono SIF Magazine
I FANS sono classificati in gruppi in base alla struttura chimica dei composti (Tab.1) o in base alla prevalente capacità di inibizione delle isoforme di COX. Sempre nel medesimo rapporto OsMed relativo al consumo di farmaci in Italia nel 2018, tra le categorie terapeutiche maggiormente prescritte nella popolazione geriatrica i FANS risultano al quarto posto (32.8% in media) dopo i farmaci antiulcera, farmaci antitrombotici e farmaci ipolipemizzanti [6]. Dal Rapporto OsMed di AIFA 2019, infatti, emerge una significativa differenza nella prescrizione e consumo di FANS tra alcune regioni del meridione rispetto a quelle del nord dell’Italia. A questi dati andrebbe aggiunta la quota di consumo legata all’automedicazione (over-the-counter).
- Il glicogeno e i lipidi (grassi), che svolgono anche funzioni energetiche, sono attivamente influenzati dagli steroidi anabolizzanti.
- Entrambe le forme sono reversibili, anche rapidamente, dopo sospensione dei FANS, sebbene casi di recidiva di sindrome nefrosica possano insorgere per nuova esposizione.
- I consumatori sono spesso atleti, in genere giocatori di football, bodybuilder, lottatori o sollevatori di pesi, e la maggior parte sono di sesso maschile.
I prodotti che si possono acquistare sul web sono farmaci privi di sicurezza con cui si rischiano seri problemi di salute. Non esistono controindicazioni assolute ma è raccomandabile il loro uso solo quando i benefici della terapia superano i rischi. Gli steroidi chimicamente sono composti derivati dallo sterano o ciclopentanoperidrofenantrene, da cui deriva ilcolesterolo, che è uno sterano a cui è stato aggiunto un ossidrile (-OH) in posizione 3 del primo anello (C3) e una ramificazione carboniosa nell’ultimo carbonio dell’ultimo anello (C17). Proprio per questo si associa il termine steroidi alla palestra, in realtà il loro utilizzo è presente in ogni disciplina.
Bambini e malanni stagionali: ci sono farmaci in grado di prevenirli?
Possono essere usati anche per curare alcuni tipi di cancro al seno.Data la loro potenziale pericolosità e la presenza di numerose controindicazioni, il loro utilizzo deve avvenire unicamente a seguito di prescrizione del medico e sotto il suo controllo. Gli antinfiammatori steroidei steroidi comprare (cortisonici o corticosteroidi) derivano dal cortisone e agiscono bloccando il processo infiammatorio. Sono sintetizzati con una struttura simile al cortisolo (ormone naturale secreto dalle ghiandole surrenali) e sono in grado di modulare le reazioni infiammatorie.
- Gli steroidi sono scarsamente solubili in acqua e nei lipidi (grassi) per le loro proprietà fisiche.
- Si utilizzano soprattutto per il trattamento della leucemia linfatica cronica e acuta, del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, del mieloma multiplo, del carcinoma della mammella e della prostata.
- Purtroppo, chi si è occupato di questo aspetto ha documentato che il problema non è di facile soluzione.
- Anche i retinoidi sembrano essere responsabili dell’insorgenza di tendinopatia ed entesopatie (34)(35)(36).
- È quindi necessario procedere con una graduale riduzione della dose assunta al fine di riattivare la normale produzione di cortisolo endogeno (ci possono volere anche diverse settimane).
- La durata, la dose e l’emivita del farmaco antiifiammatorio sembra correlato al rischio di induzione dell’evento avverso renale.
Gli steroidi sono scarsamente solubili in acqua e nei lipidi (grassi) per le loro proprietà fisiche. Pertanto, si accumulano nelle strutture lipidiche delle membrane cellulari e di altri depositi di grassi, da cui possono essere coinvolti a lungo nel flusso sanguigno. Gli steroidi anabolizzanti sotto forma di soluzioni oleose sono progettati per questo effetto.
Come funzionano i glucocorticoidi?
Se si opta per l’utilizzo di questa strategia, ai genitori di bambini con broncospasmo ricorrente va pertanto data indicazione di iniziare la terapia inalatoria con steroide ad alto dosaggio più salbutamolo appena si manifesta il raffreddore. La classe degli steroidi non sembra essere un presidio per la terapia domiciliare di tutti i pazienti affetti da malattia da COVID-19, ma va riservata ad alcuni casi domiciliari selezionati e all’uso ospedaliero per soggetti che presentino de novo necessità di supporto di ossigeno. A parità di farmaco somministrato i disordini muscoloscheletrici conseguenti possono variare profondamente da un paziente all’altro sia al livello di presentazione clinica che al livello di severità a causa di differenti variabili (fattori genetici, fattori ambientali, dose del farmaco, durata della somministrazione). Pazienti che ricevono alte dosi di bifosfonati tendono ad avere sintomi parainfluenzali tra cui mialgia, artralgia, dolore osseo che possono diventare disabilitanti soprattutto in pazienti già osteoporotici i quali possono arrivare a soffrire di poliartriti.
- Tra di esse figurano Ingrossamento della mammella Cancro della mammella L’ingrossamento della mammella nei soggetti di sesso maschile viene…
- I glucocorticoidi vengono somministrati prevalentemente per via orale (grazie alla loro capacità di essere assorbiti a livello intestinale).
- I risultati ai quali giunsero gli Autori, però, non erano scevri da critiche per la possibilità che le stesse cause del dolore trattato con paracetamolo potevano per sé stesse essere responsabili della nefropatia cronica.
- I FANS sono sospettati di alterare il controllo farmacologico dell’ipertensione soprattutto in soggetti in trattamento con ACE-inibitori e beta-bloccanti.
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad individuo e da ricaduta a ricaduta. Tale necessità non è soddisfatta nella terapia a lungo termine di molte delle malattie autoimmuni-infiammatorie, incluse le vasculiti che sono malattie in cui l’infiammazione è localizzata nelle pareti dei vasi. Una patologia specifica del soggetto adulto-anziano è quella dell’osteonecrosi avascolare che generalmente colpisce la testa del femore a volte anche bilateralmente che evolve rapidamente in osteoartite.
I dati disponibili in letteratura, infine, risultano ancora meno chiari per quanto riguarda il presunto ruolo degli analgesici nella induzione di CKD. Ad esempio, il paracetamolo, considerato essere sostanzialmente non nefrotossico tanto che il suo uso risulta diffusamente consentito anche per i pazienti con CKD avanzata, è stato indagato in studi osservazionali, per il potenziale ruolo nella genesi di Nefropatia da Analgesici. Uno studio del 2001 che indagava il ruolo causale di paracetamolo e aspirina nella CKD suggeriva che l’uso regolare per oltre 2 mesi aumentava il rischio di CKD di 2.5 volte rispetto ai soggetti “non users” [41]. I risultati ai quali giunsero gli Autori, però, non erano scevri da critiche per la possibilità che le stesse cause del dolore trattato con paracetamolo potevano per sé stesse essere responsabili della nefropatia cronica.
I rischi legati all’utilizzo degli steroidi nella terapia domiciliare del Covid
Classe di farmaci che simulano l’attività biologica degli ormoni naturali e che trovano impiego in moltissimi campi della medicina (– vedi CORTISONE, CORTISONICI, ALDOSTERONE, ANABOLIZZANTI e CONTRACCETTIVI ORMONALI). Non sembra vi siano differenze tra l’esposizione ai FANS tradizionali (non selettivi) e COXIB per il rischio di comparsa di complicanza renali proteinuriche. Altra caratteristica distintiva della MN da FANS, come nelle altre forme di MN secondaria, è la presenza all’immunoistochimica di IgG1 laddove la classe di IgG delle forme di MN primitiva è IgG4 [37] e l’assenza di PLA2R all’immunistochimica. La MCD è certamente il riscontro istologico più comune e risulta la forma di più probabile riscontro in caso di insorgenza di sindrome nefrosica associata a AKI severa da esposizione a i FANS. Comune ad altre cause di NIA da farmaci è invece l’aspetto istologico caratterizzato di marcata infiltrazione infiammatoria interstiziale linfo-monocitaria, con prevalente presenza di CD+4 e CD+8, e di eosinofili associata a quadri di tubulite.
I glucocorticoidi: cosa sono e come funzionano?
Un’altra patologia molto discussa in letteratura e di interesse fisioterapico risulta essere la Frozen Shoulder o capsulite adesiva. Tale patologia sembra essere favorita dall’uso di farmaci inibitori della proteasi (usati per la cura dell’HIV), fluorochinoloni, isoniazide e farmaci antiepilettici (in particolare i barbiturici) (41)(42). Questi ultimi due farmaci sembrano essere la causa di una Complex Regional Syndrome che colpisce anche la mano e il polso (43). Anche la ciclosporina e il tacrolimus, specialmente in pazienti che hanno subito il trapianto di un organo, possono determinare dolore simmetrico delle epifisi e una distrofia del sistema nervoso simpatico (44). Le lesioni cartilaginee sono ancora più frequenti in pazienti che oltre a questo farmaco soffrono anche di fibrosi cistica (7)(8). Generalmente i pazienti che fanno uso di tale farmaco, a causa delle proprietà condrotossiche e tendinotossiche dello stesso, tendono a sviluppare i sintomi condropatici (artralgia con o senza mialgia) associati a patologie extraarticolari (tendinopatie), generalemente dopo due settimane dalla somministrazione (9)(10).
I farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) rappresentano una delle classi di farmaci maggiormente prescritta ed utilizzata a livello globale, con milioni di somministrazioni quotidiane, e con un mercato mondiale in ulteriore espansione. I farmaci per trattare il dolore sono numerosi; alcuni sono maggiormente indicati nel paziente oncologico, altri nel paziente con dolore cronico. Questi studi clinici hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni cerebrali valutabili con la risonanza magnetica.